Il gin non è solo una bevanda, è un distillato con una storia ricca e a tratti turbolenta. Le sue origini affondano nel XVII secolo in Olanda, dove il medico Franciscus Sylvius cercava un rimedio per i disturbi renali. Nacque così il “Genever”, un distillato a base di malto e aromatizzato con bacche di ginepro, da cui deriva il nome attuale.
Fu l’Inghilterra, tuttavia, a consacrarne la popolarità. Durante la Guerra degli Otto Anni, i soldati britannici scoprirono il “Dutch Courage” (coraggio olandese), bevendo Genever prima della battaglia. Tornati in patria, ne diffusero l’uso, dando inizio al famigerato “Gin Craze” di Londra nel XVIII secolo. In quel periodo, il gin era economico e accessibile, portando a problemi sociali che furono immortalati nelle incisioni di William Hogarth, come Gin Lane.
Fortunatamente, leggi più severe e l’introduzione di metodi di distillazione più raffinati (come l’alambicco a colonna) portarono all’ascesa del London Dry Gin nell’Epoca Vittoriana: un distillato più pulito, secco e di alta qualità che ha gettato le basi per la bevanda che amiamo oggi. Un viaggio incredibile per un distillato che è passato da medicamento a elemento centrale della moderna mixology.



