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London Dry, Old Tom, Plymouth: guida ai principali Stili di Gin e alle loro differenze

13 Ottobre 2025

London Dry, Old Tom, Plymouth: guida ai principali Stili di Gin e alle loro differenze

Quando si parla di gin, non si parla di un unico sapore. Esistono diversi stili, ognuno con regole di produzione specifiche e profili aromatici distintivi, determinati principalmente dalle botanicals (gli ingredienti vegetali usati per l’aromatizzazione) e dal metodo di distillazione.

London Dry Gin: Il più diffuso e iconico. Nonostante il nome, non deve essere distillato a Londra. La sua caratteristica principale è l’assenza di aggiunte post-distillazione (zuccheri, coloranti o aromi artificiali) e un sapore secco, dominato dal ginepro. È la base perfetta per i cocktail classici.

Plymouth Gin: Storicamente prodotto solo a Plymouth, in Inghilterra. È un Gin Distillato con un sapore più terroso e leggermente meno secco del London Dry, grazie a una maggiore presenza di radici e agrumi. Ha una D.O.C. (Denominazione di Origine Controllata).

Old Tom Gin: Lo stile originale del XVIII e XIX secolo, oggi riscoperto. È leggermente più dolce rispetto al London Dry, rendendolo l’ingrediente ideale per i cocktail storici e per bilanciare l’acidità, come nel famoso Tom Collins.

Sloe Gin: Tecnicamente un liquore. Si ottiene lasciando in infusione prugnole selvatiche (sloe berries) nel gin, aggiungendo zucchero. Ha un sapore dolce e fruttato, tradizionalmente bevuto in inverno.

Contemporary/New Western Dry: Una categoria moderna dove il ginepro non è necessariamente l’aroma predominante, lasciando spazio a note floreali, agrumate o esotiche. Esempi celebri sono Hendrick’s o Gin Mare.

Tags: CocktailGinLondon DryStili

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